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L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 30 novembre 2013
 
di Giovanni Veronesi, con Elio Germano, Alessandra Mastronardi, Alessandro Haber, Ricky Memphis, Sergio Rubini (Italia, 2013)
 
Quasi mezzo secolo di storia italiana, da Moro a Craxi, da Tangentopoli a Berlusconi, senza tralasciare i mondiali di calcio: tutto nell'ottica autenticamente vissuta da Ernesto Fioretti, tappezziere, cuoco in un asilo, traslocatore, comparsa cinematografica. Uno dei tanti eroi “normali” che pagano le tasse. E che il cinema dei Sordi, Gassman e Manfredi ha prediletto da sempre per fare sapere al mondo che l'italiano qualunque è in definitiva assai migliore di quanto si vada dicendo: specie se raccontato nel tono a lui più congeniale, quello della commedia dei Risi, Monicelli, Scola.

Giovanni Veronesi ci invita a uno spaccato di 40 anni di cronaca nazionale che non è quello rigorosamente corale di LA MEGLIO GIOVENTU' di Giordana. Meglio non fare troppo i difficili quando ci mostra il volonteroso Elio Germano, ancora giovane apprendista presso il padre tappezziere, che parcheggia il furgoncino della ditta proprio muso contro muso alla Renault rossa nella quale fu ritrovato il corpo di Aldo Moro; per poi dipingere la sorpresa dei due (dovrebbe coincidere con quella degli spettatori?) quando, una volta terminato il lavoro ai piani superiori, la polizia impedirà loro di ripartire poiché “di sotto è successo qualcosa”. Meglio godere quanto proposto dalla serie di siparietti (i più gustosi, quelli che confrontano l'inscalfibile innocenza del protagonista alla furbizia voltagabbana dell'amico per la vita, interpretato dall'ottimo Ricky Memphis) che illustrano come l'ultima ruota del carro riesca a districarsi fra le maglie delle successive magagne italiche.

Scansiamo subito il riferimento invocato dall'autore stesso a UNA VITA DIFFICILE, poiché non è con una sceneggiatura allegra come questa che si costruisce il respiro alla Dino Risi. Ma, quasi suo malgrado nella sua fondamentale volontà assolutoria, L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO rimane anche film politico: capace, grazie all'affettuosa partecipazione, alla relativa leggerezza del disegno parodistico, di evitare le trappole più grossolane che sappiamo.


   Il film in Internet (Google)

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